Il contributo esamina la recente decisione del Tribunale di Bologna che, accogliendo il ricorso delle organizzazioni sindacali e dichiarando l’antisindacalità della condotta di Deliveroo Italy srl, ha esteso l’ambito di applicazione dell’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori anche ai rapporti di lavoro caratterizzati dall’etero-organizzazione.
Il post descrive la nascita e i contenuti del primo e unico contratto collettivo di secondo livello della gig economy italiana, quello della piattaforma Just Eat, che porterà all’assunzione, come lavoratori subordinati, di oltre 4000 riders.
The post deals with rise and contents of the first and only second-level collective agreement in the Italian gig economy scenario, that is the Just eat platform’s agreement, which allows the hiring, as subordinate workers, of over 4000 riders.
Il webinar, organizzato dal gruppo Dialoghi di LLC, “Come nasce un contratto collettivo da prima pagina. Note a margine dell’accordo di Just Eat”, si è tenuto il 14 maggio 2021.
Le diverse “voci” che sono intervenute hanno fornito una prospettiva di analisi plurale e complessiva del primo accordo collettivo aziendale sottoscritto da Just Eat e dalle parti sociali per la stabilizzazione dei c.d. riders.
Programma
Saluti: Franco Scarpelli
Introduzione e coordinamento, Micaela Vitaletti (Università di Teramo)
I contenuti: lo sguardo della studiosa, Alessandra Ingrao (Università Statale di Milano)
Le parti e le soluzioni, Vito Leccese (Università degli Studi di Bari Aldo Moro) intervista Danilo Morini (Filt CGIL) e Giampiero Falasca (Partner DLA Piper)
Lo scienziato sociale, Nicola Quondamatteo (Scuola Normale Superiore di Pisa)
Il commento illustra le ragioni di tutela che il divieto di discriminazione intende proteggere quando trova applicazione nei casi di discriminazione collettiva senza vittime identificate o identificabili
The comment identifies the reasons for legal protection that the prohibition against discrimination safeguards when it is applied to cases of collective discrimination without identifiable or identified victims.
L’ordinanza del Tribunale di Bologna del 31 dicembre 2020 con cui, per la prima volta in Europa, viene accertato l’uso discriminatorio di un algoritmo, segna un ulteriore importante passo verso lo “svelamento” dei meccanismi del cosiddetto algorithmic management. L’ordinanza, però, è molto più complessa e tocca questioni più ampie, meritevoli anch’esse di un’analisi approfondita e completa. Proprio a ciò ambisce la nostra Labour Law Community che, con questo webinar, raccoglie le riflessioni di esperti in diritto antidiscriminatorio intorno alla pronuncia ed ai suoi elementi più rilevanti.
The Bologna Tribunal’s Ordinance of 31 December 2020 with which, for the first time in Europe, the discriminatory use of an algorithm was ascertained, has marked an important step towards the “swallowing” of the mechanisms of the so-called algorithmic management. The ordinance, however, is very much more complex, and raises many questions, that deserve in-depth analysis. This is what our Labor Law Community aims to do, with this webinar, gathering reflections of experts in anti-discrimination law about this ruling and their most relevant elements.